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Una sera di fine estate a Torino

Ieri, primo settembre, dopo tanto tempo, forse troppo, mi sono preso una pausa  da tutto e da tutti per tornare a fare una delle cose che amo di più: passeggiare per la città di notte.

E’ stata una serata strana, sono uscito dal BnB 83 e il cielo era nero come la pece, con nuvole cariche di pioggia e fulmini che lampeggiavano in continuazione sulla collina della Maddalena. Non mi sono minimamente lasciato scoraggiare e con lo scooter ho raggiunto in un paio di minuti il centro dove mi sono fermato a mangiare presso il Mac Bun (lo consiglio sempre a tutti!!). Carne cruda con vitello tonnato, poi carne con stracciatella, polpettine e patatine, una Molecola e via per le strade di Torino.

La città era praticamente deserta, aveva già iniziato a piovere e la gente ormai aveva raggiunto i locali scelti per la propria cena. Ricordo un pensiero che mi è venuto in mente mentre li guardavo da fuori: sembrava di essere in qualsiasi altra città europea (magari del nord), ma non a Torino. Forse davvero  è passato troppo tempo dall’ultima volta che mi sono fatto una passeggiata (fosse stato anche con mia moglie) per il centro della città. Forse sono stato troppo concentrato nel gestire il BNB o ad accogliere i clienti che non mi sono accorto che la città stava lentamente cambiando in qualcosa di più bello, di più moderno e di più europeo.

La zona di cui parlo per la precisione è Via Lagrange (direttamente davanti la stazione di Porta Nuova) e alcune vie limitrofe. Forse l’atmosfera era resa ancora più bella dalle luci della città che si riflettevano sulle strade bagnate, non saprei, sembrava quasi una sera di inverno ad un certo punto. Io fuori che mi godevo la pioggia (senza ombrello) e le persone dentro i locali illuminati da luci calde e soffuse che parlavano, mangiavano e si divertivano.

Ho camminato molto, sono arrivato fino alla Gran Madre percorrendo Via Po e Piazza Vittorio Emanuele, notando quanto è diversa la clientela nelle varie zone di Torino. Più signorile in zona Lagrange e decisamente più giovane fra Via Po, Piazza Vittorio Emanuele e la Gran Madre, dove ci sono numerosi locali che offrono apericena, cocktail e spesso un ambiente giovane con musica di sottofondo.

Non stanco della camminata e con la voglia di godermi ancora quel momento che mi stava regalando la città, sono tornato verso Piazza Castello dove ho regalato una moneta ad un signore che suonava la tromba sotto i portici. Ero al centro della piazza, andando verso Via Garibaldi ma quella melodia amara, triste e malinconica mi ha catturato e  sono dovuto tornare indietro per dargli un’offerta perché la meritava tutta.

Ho proseguito per la deserta Via Garibaldi, magnifica di giorno quando è piena di gente,  ma ancora più bella la notte quando piove e nessuno la percorre. Sembra quasi di possederla.

Alla fine mi sono deciso di tornare a casa, ormai l’ora si era fatta tarda e mia moglie mi aspettava. Ma a metà di Via Roma, all’interno della Galleria di San Federico ecco che ho trovato un gruppo di gente che ama ballare e si ritrova spesso per la città per ballare tutti assieme.

Sono rimasto quasi ipnotizzato per un’ora, li vedevo ballare, ridere, divertirsi. Trasmettevano serenità, passione, emozione, non curanti della quantità di gente intorno a loro che andava e veniva e si fermava a guardarli, secondo me anche con una certa invidia.  Ero quasi tentato di andare a ballare con loro, ma essendo totalmente impedito ho lasciato stare e mi sono limitato ad osservarli senza rischiare brutte figure.

Alla fine ho ripercorso via Roma e Piazza San Carlo, ho ripreso lo scooter e sono tornato a casa per la prima volta dopo tanto tempo con una sensazione di pace che solo una città sotto la pioggia e di notte, e in questo caso la magnifica Torino, riesce a dare.

Pubblico qualche foto della passeggiata di ieri sera, vogliate scusarmi se le foto sono un pò sgranate ma è il massimo che il cellulare è riuscito a fare!